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Moderni paladini di una coscienza informata a ideali di pace e di solidarietà o miopi trasgressori della legge tributaria, che proprio nel perseguimento di fini solidaristici trova la sua ultima giustificazione? Muovendosi al confine tra diritto, politica e morale, gli obiettori fiscali continuano a sfidare lo Stato impositore e a rivendicare il diritto di non finanziare col proprio denaro le spese pubbliche riprovate in coscienza. La loro scelta ha radici antiche, che affondano nell'esperienza dei primi war tax resisters americani e si sono sviluppate in molte parti del mondo sino ai giorni nostri; il volume intende ripercorrerne le tracce e offrire al lettore un quadro aggiornato e sufficientemente esaustivo del feno-meno, valutandone la legittimità giuridica, l'efficacia politica e il grado di eticità, e cercando di definire - anche alla lu-ce delle proposte di legge avanzate in diversi paesi per il riconoscimento di forme di opzione fiscale - le prospettive di azione di questi "coscienti evasori".